25.11.05
198 Tecniche Nonviolente - ecco le prime 43
TECNICHE NONVIOLENTE
Protesta e persuasione nonviolenta
Dichiarazioni formali
1. Discorso pubblico
2. Lettera di opposizione o di sostegno
3. Dichiarazioni da parte di organizzazioni e istituzioni
4. Sottoscrizione di dichiarazioni pubbliche
5. Dichiarazioni di accusa e di intenzioni
6. Petizione di gruppo o di massa
Forme di comunicazione rivolte ad un pubblico più vasto
7. Slogan, caricature e simboli
8. Striscioni, manifesti e forme di comunicazione visiva
9. Volantini, opuscoli e libri
10. Giornali e riviste
11. Dischi-CD, radio e televisione
12. Internet
13. Scritte aree e sul terreno Rimostranze di gruppo
14. Delegazione
15. Finta onorificenza
16. Gruppo di pressione sui parlamentari
17. Picchettaggio
18. Contro-elezione Azioni pubbliche simboliche
19. Esposizione di bandiere e colori simbolici
20. Abbigliamenti simbolici
21. Preghiere e funzioni religiose
22. Recapito di oggetti simbolici
23. Spogliarsi per protesta
24. Distruzione dei propri beni
25. Illuminazioni simboliche
26. Esposizione di ritratti
27. Ricoprire di vernice per protesta
28. Variare la segnaletica ed i nomi delle strade
29. Suoni simbolici
30. Rivendicazione simbolica
31. Gesti irriverenti
Pressioni su singoli individui
32.“Ossessionare” i funzionari
33. Schernire i funzionari
34. Fraternizzare
35. Veglia Spettacoli e musica
36. Satira e umorismo politici
37. Spettacoli teatrali e musicali
38. Canti
Cortei
39. Marcia
40. Corteo
41. Processione religiosa
42. Pellegrinaggio
43. Sfilata motorizzata
www.aeinstein.org
tratto dal blog di Cecio: cecio.krur.com (bellissimo andate a vederlo!)
Protesta e persuasione nonviolenta
Dichiarazioni formali
1. Discorso pubblico
2. Lettera di opposizione o di sostegno
3. Dichiarazioni da parte di organizzazioni e istituzioni
4. Sottoscrizione di dichiarazioni pubbliche
5. Dichiarazioni di accusa e di intenzioni
6. Petizione di gruppo o di massa
Forme di comunicazione rivolte ad un pubblico più vasto
7. Slogan, caricature e simboli
8. Striscioni, manifesti e forme di comunicazione visiva
9. Volantini, opuscoli e libri
10. Giornali e riviste
11. Dischi-CD, radio e televisione
12. Internet
13. Scritte aree e sul terreno Rimostranze di gruppo
14. Delegazione
15. Finta onorificenza
16. Gruppo di pressione sui parlamentari
17. Picchettaggio
18. Contro-elezione Azioni pubbliche simboliche
19. Esposizione di bandiere e colori simbolici
20. Abbigliamenti simbolici
21. Preghiere e funzioni religiose
22. Recapito di oggetti simbolici
23. Spogliarsi per protesta
24. Distruzione dei propri beni
25. Illuminazioni simboliche
26. Esposizione di ritratti
27. Ricoprire di vernice per protesta
28. Variare la segnaletica ed i nomi delle strade
29. Suoni simbolici
30. Rivendicazione simbolica
31. Gesti irriverenti
Pressioni su singoli individui
32.“Ossessionare” i funzionari
33. Schernire i funzionari
34. Fraternizzare
35. Veglia Spettacoli e musica
36. Satira e umorismo politici
37. Spettacoli teatrali e musicali
38. Canti
Cortei
39. Marcia
40. Corteo
41. Processione religiosa
42. Pellegrinaggio
43. Sfilata motorizzata
www.aeinstein.org
tratto dal blog di Cecio: cecio.krur.com (bellissimo andate a vederlo!)
21.11.05
Intervento di Marina Larena alla fiaccolata di domenica
Le immagini strazianti di Falluja hanno mostrato finalmente la vera faccia di questa guerra, una guerra ingiusta, fatta per sporchi guadagni, una guerra dove tanta gente innocente ha perso la vita, dove la dignità umana è stata calpestata.
E’ doloroso constatare come certe azioni dimostrino che la preistoria non è qualcosa che fa parte del passato. Hanno chiamato un vero e proprio atto di violenza “guerra umanitaria, “ guerra per esportare la democrazia”. Non basta uccidere innocenti, questi signori della morte hanno bisogno di mentire, di mascherarsi……vi dico però che noi non abbiamo mai creduto alle vostre bugie e le vostre maschere ci appaiono ridicole.
Avete ucciso, ingannato, depredato risorse umane e materiali, continuato ad impoverire il mondo. Persi nei vostri freddi calcoli ritenete più importante un dollaro che un essere umano. Siete freddi, spietati, incolleriti, siete veramente un pessimo esempio.
Come cittadino del mondo, e a noi di tutti quelli che quotidianamente non si piegano di fronte alla violenza e al potere, voglio testimoniare la mia profonda indignazione per quello che sta succedendo in tutti i posti del mondo, in cui la violenza della guerra rimbomba nella vita delle persone e chiedo, a nome di tutti, il ritiro delle truppe, non solo italiane e non solo dall’Iraq, da tutti i paesi illegalmente occupati.
Però oggi, non siamo qui per testimoniare il nostro dissenso solo per la guerra, siamo qui per testimoniare il nostro dissenso contro tutte le forme di violenza, siamo qui per ribadire il nostro impegno di lotta affinché la libertà per ogni essere umano si manifesti completamente.
Rivendichiamo con forza il diritto per ogni essere umano di potersi curare, istruire, mangiare e avere una casa.
Rivendichiamo con forza il diritto per ogni essere umano di potersi esprimere, praticare liberamente il suo credo, immaginare serenamente il suo futuro, scegliere “e non essere costretto a farlo” il paese dove vivere.
Ciò che ha spinto ognuno di noi ad essere presente qui, oggi, in questa piazza deve tradursi in atti quotidiani mirati a far crescere una forza capace di opporsi ai disegni deliranti di un manipolo di persone che hanno venduto la loro anima al Dio Denaro.
Occorre la partecipazione diretta di tutti noi, riappropriamoci del diritto di decidere della nostra vita, del nostro futuro, di come vogliamo siano investite le nostre risorse.
Non si tratta di elemosinare l’apertura di un ospedale o di una scuola, di chiedere “per favore potete ritirare le truppe?”. No, si tratta di riappropriarci del diritto di partecipare e decidere, le basi della “democrazia Reale”
Le parole sono terminate però resta indelebile la nostra forza e il nostro impegno per un mondo veramente umano dove non ci sarà spazio per gli approfittatori di tutti i tempi.
Pace, forza e allegria.
Marina
E’ doloroso constatare come certe azioni dimostrino che la preistoria non è qualcosa che fa parte del passato. Hanno chiamato un vero e proprio atto di violenza “guerra umanitaria, “ guerra per esportare la democrazia”. Non basta uccidere innocenti, questi signori della morte hanno bisogno di mentire, di mascherarsi……vi dico però che noi non abbiamo mai creduto alle vostre bugie e le vostre maschere ci appaiono ridicole.
Avete ucciso, ingannato, depredato risorse umane e materiali, continuato ad impoverire il mondo. Persi nei vostri freddi calcoli ritenete più importante un dollaro che un essere umano. Siete freddi, spietati, incolleriti, siete veramente un pessimo esempio.
Come cittadino del mondo, e a noi di tutti quelli che quotidianamente non si piegano di fronte alla violenza e al potere, voglio testimoniare la mia profonda indignazione per quello che sta succedendo in tutti i posti del mondo, in cui la violenza della guerra rimbomba nella vita delle persone e chiedo, a nome di tutti, il ritiro delle truppe, non solo italiane e non solo dall’Iraq, da tutti i paesi illegalmente occupati.
Però oggi, non siamo qui per testimoniare il nostro dissenso solo per la guerra, siamo qui per testimoniare il nostro dissenso contro tutte le forme di violenza, siamo qui per ribadire il nostro impegno di lotta affinché la libertà per ogni essere umano si manifesti completamente.
Rivendichiamo con forza il diritto per ogni essere umano di potersi curare, istruire, mangiare e avere una casa.
Rivendichiamo con forza il diritto per ogni essere umano di potersi esprimere, praticare liberamente il suo credo, immaginare serenamente il suo futuro, scegliere “e non essere costretto a farlo” il paese dove vivere.
Ciò che ha spinto ognuno di noi ad essere presente qui, oggi, in questa piazza deve tradursi in atti quotidiani mirati a far crescere una forza capace di opporsi ai disegni deliranti di un manipolo di persone che hanno venduto la loro anima al Dio Denaro.
Occorre la partecipazione diretta di tutti noi, riappropriamoci del diritto di decidere della nostra vita, del nostro futuro, di come vogliamo siano investite le nostre risorse.
Non si tratta di elemosinare l’apertura di un ospedale o di una scuola, di chiedere “per favore potete ritirare le truppe?”. No, si tratta di riappropriarci del diritto di partecipare e decidere, le basi della “democrazia Reale”
Le parole sono terminate però resta indelebile la nostra forza e il nostro impegno per un mondo veramente umano dove non ci sarà spazio per gli approfittatori di tutti i tempi.
Pace, forza e allegria.
Marina